Team: michielizanatta.net
Oggetto: Progettazione di Nuovi Uffici e spazio commerciale “Bottega del Prosecco”
Committente: Cantina Montelliana e dei Colli Asolani
Ruolo: Progetto preliminare definitivo, esecutivo, D.L.
Cronologia: 2018 realizzazione “Bottega del Prosecco” | 2022 realizzazione Edificio Direzionale
IL PROGETTO IN SINTESI
Problema: Riqualificare l’intero comparto produttivo integrando le funzioni e dando una nuova immagine.
Soluzione proposta: Il primo passo è stato quello di ridisegnare l’area di vendita al pubblico successivamente la demolizione degli uffici e la ricostruzione di un nuovo edificio sviluppato su 4 livelli ha permesso di riorganizzare e riconnettere spazi tecnici, commerciali, amministrativi, d’incontro e di rappresentanza. Parallelamente la realizzazione di una nuova pelle ha riconnesso corpi di fabbrica distinti conferendo un’immagine unitaria e coerente all’intero edificato.
L’attività dello studio al servizio della Cantina Montellania inizia nel 2017 con la progettazione e successiva realizzazione del nuovo spaccio aziendale proseguendo poi con la progettazione dei Nuovi Uffici.
Il nuovo centro direzionale della Cantina Montelliana e dei Colli Asolani, si distingue per il disegno elegante e composito che si estende fino a comprendere altri edifici preesistenti. Siamo in un’area produttiva e commerciale caratterizzata da costruzioni di scarso pregio che si dispongono lungo la strada che da Montebelluna conduce a Conegliano, in provincia di Treviso. Situata in prossimità delle pendici meridionali del Montello e a pochi chilometri dal fiume Piave, la sede della cooperativa vinicola specializzata nella produzione del prosecco e che nello scorso anno ha prodotto oltre 16 milioni di bottiglie, si sviluppa su una superficie di circa 10.000 mq.
Questo nuovo intervento consente all’azienda di disporre di una struttura di dimensioni congrue all’attuale organico, che nell’ultimo biennio è progressivamente aumentato fino a raggiungere i sessanta dipendenti.
Posto in testa all’area produttiva, il corpo di fabbrica che ospita centro direzionale della Cantina Montelliana è composto da un edificio a pianta rettangolare, lungo circa 50 metri e profondo 10, articolato su tre piani fuori terra e di uno interrato, per una superficie di circa 1.800 metri quadrati. Al suo interno sono ospitati uffici tecnici e commerciali, una sala per le assemblee, un’area degustazioni, la sala del consiglio di amministrazione, l’ufficio di presidenza e un terrazzo per gli eventi.
La facciata del centro direzionale, che si estende sul lato sud parallelamente alla strada Schiavonesca, è organizzata su fasce di altezze diverse e con aggetti variabili. Qui, a superfici in cemento preformato a spacco e in lamiera traforata grecata, si alternano estese finestrature a nastro, frequentemente inframezzate da schermature in legno. Tutti gli elementi in cemento, quelli in lamiera e quelli in legno ripetono un motivo a fitte scanalature verticali che offre una sorta di contrappunto alla spiccata orizzontalità della composizione.
Distribuiti con assortimento e promiscuità tali elementi danno luogo a un disegno vivace e coerente, al quale partecipa un’orchestrazione di tende avvolgibili di diversa larghezza e presente in due tonalità di arancio, colore ottenuto rivolgendo in taluni casi all’esterno il lato della tenda previsto per l’interno.
L’articolato sistema di aperture e di schermature conferisce qualità anche agli spazi interni i quali esprimono una elevata capacità di relazione sia con gli esterni, sul fronte che guarda a sud e sul lato est, sia con le aree produttive che si trovano nella parte posteriore dell’edificio, verso nord. Sulla facciata principale un generoso portico di ingresso è ottenuto con una rientranza del piano terra, evidenziata da un setto di colore rosso vivo che accompagna verso un ampio corpo scale utile a distribuire i tre livelli distinguendo zone di rappresentanza e di assemblea dagli uffici. I controsoffitti in legno ricalcano il motivo rigato presente negli elementi di facciata e espletano una funzione fonoassorbente.
Alle spalle dell’edificio il colore rosso ritorna per marcare il corpo di fabbrica dedicato allo stoccaggio del vino, preesistente, e distinguerlo dal nuovo centro direzionale. I due oggetti sono fisicamente separati ma lo spazio interposto, che offre inattesi scorci, è un luogo di collegamento e di transizione. Esso esprime la scelta di tenere insieme elementi architettonici anche molto diversi, mettendoli in dialogo.
Una simile scelta è all’origine dell’estensione della facciata del centro direzionale, che coinvolge gli altri edifici adiacenti e preesistenti: uno spaccio commerciale e un magazzino. Il progetto ha portato alla loro integrazione. Un telaio in ferro zincato a caldo fa da supporto a una controfacciata che si antepone alle costruzioni esistenti definendo l’orditura sulla quale si dispone la prosecuzione del disegno a fasce orizzontali e del gioco dei diversi materiali. Si tratta tuttavia di una facciata che rivela il suo contenuto, sia per effetti di trasparenza realizzati dalle schermature in metallo e in legno sia perché essa occasionalmente si ritrae, lasciando pienamente visibili porzioni dei corpi di fabbrica preesistenti.
Il progetto della Cantina Montelliana è stato concepito come un frammento di territorio che incorpora l’incoerenza formale del paesaggio produttivo per dare luogo a una nuova identità e per riorganizzare gli spazi dell’intero comparto. Materiali diversi si affiancano e si confrontano. Quei vetri, quei cementi, quelle lamiere e tutto ciò che essi contengono sono qualcosa di più di una citazione del paesaggio industriale, del suo assortimento e del suo disordine formale. La loro comprensione è il riflesso di una idea di architettura che si compie nella capacità di includere e di valorizzare l’esistente. Questa idea permea l’intero intervento, lasciando aperto il gioco per future integrazioni e ulteriori sviluppi.
Lo “spaccio aziendale”, primo intervento dello studio, così viene nominato dagli addetti ai lavori, rappresenta per la Cantina Montelliana, sia per la posizione, (esposto con il fronte lungo una strada molto trafficata) sia rispetto ai prodotti in vendita, un primo vero ed oggettivo riscontro della bontà e dell’appeal rispetto ai vini prodotti siano essi annuali (Prosecco e altri) o di più lunga stagionatura (rossi).
L’obbiettivo dell’incarico era quello di dare una nuova veste interna ai 250mq di superficie, rendendo il negozio un spazio più contemporaneo, di più facile fruizione e che però non dimenticasse e non tralasciasse la base dello spirito della Cooperativa Agricola quale è la Cantina, e cioè il valore dei soci e del loro lavoro per arrivare a produrre le cose in vendita.
Gli oltre 50 prodotti in vendita (sia in confezioni multiple, che in singole bottiglie oltre che sfusi) sono stati collocati in diverse file all’interno di grandi gusci di legno di rovere spazzolato, creando, dall’ingresso, un colpo d’occhio con una serie di piani (quinte) che danno subito la misura dello spazio e del percorso possibile alla ricerca del proprio vino preferito. Questi grandi oggetti contenitori sono idealmente contenuti all’interno di un’area centrale della stanza che viene raffigurata con l’abbassamento del soffitto mediante l’uso di una veletta all’interno della quale, illuminati da lampadari artigianali, i soci, ritratti in gigantografie stampate sia in bianco e nero che a colori, manifestano la loro presenza e “vegliano” sul vino prodotto.
I muri, il pavimento ed il soffitto, volutamente trattati con toni di grigio e bianco, fanno da supporto e da sfondo alla cangiante grafica delle etichette e delle svariate forme e colori delle confezioni.
Dall’esterno, anche grazie a dei nuovi serramenti “tutto vetro” e ad un attento studio dell’illuminazione interna si ha, differentemente dalla soluzione precedente, la sensazione di un luogo di vendita e commercio di vini accogliente, non troppo raffinato e poco inclusivo, ma accogliente.
Consulenze “Nuovo Edificio Direzionale”
Costruzione “Nuovo Edificio Direzionale”
Fotografie
Consulenze “Bottega del Prosecco”
Costruzione “Bottega del Prosecco”
Fotografie